MASSIMO RISPETTO PER L'AMBIENTE

     

ENERGIA PULITA

Dal 2011 COFRA produce energia pulita grazie ad un impianto fotovoltaico della potenza nominale complessiva di circa 1,3 MW.
Superficie totale: 10.000 m2 circa, ben superiore alla superficie di un intero campo da calcio regolamentare per incontri internazionali. Il sistema fotovoltaico copre circa il 60% del fabbisogno energetico aziendale annuo equivalente al fabbisogno annuo di energia elettrica di circa 500 famiglie (3.000 kWh).
Evitiamo l’emissione in atmosfera di più di 800 t annue di CO2 e circa 16.000 t in vent’anni.

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RECUPERO DEGLI SCARTI DI LAVORAZIONE


SCARTI DEL PROCESSO DI PRODUZIONE DELLE SUOLE
Sin dagli anni ’80 COFRA ricicla lo scarto dei materiali termoplastici per la produzione delle suole delle calzature.
Nel 1995 COFRA ha avviato un impianto che ha consentito il riutilizzo degli scarti di produzione (inclusi materiali termoindurenti) per ottenere una delle materie prime delle nostre suole. Tale impianto è rimasto fra i pochissimi in tutta Europa e ha raggiunto l’eccellente obiettivo di evitare il rilascio in discarica di oltre 2.000 tonnellate di scarti di materiale poliuretanico con proprietà biodegradabili lentissime.
A partire dall’anno 2012 è iniziata una nuova attività di recupero e riutilizzo degli scarti di lavorazione per la produzione di suole. In collaborazione con partner e fornitori che hanno manifestato sensibilità per la tematica ambientale, dopo una fase di studio di fattibilità e di sperimentazione, tale attività di recupero oggi è implementata a regime.
Un importante sviluppo chimico-fisico-tecnologico ha condotto alla creazione di una nuova formulazione di materiali per suola, che non solo sfrutta il recupero degli scarti del materiale delle suole, ma consente anche il riutilizzo di una buona quantità di materiale termoindurente, per sua natura, decisamente meno predisposto a possibilità di recupero. Questo processo si è naturalmente inserito nei processi produttivi portando ad un costante recupero degli scarti derivanti dal processo di iniezione delle suole di quantità sempre in aumento.

SCARTI DI PVC DEL PROCESSO DI INIEZIONE STIVALI IN PVC
COFRA recupera il 100% degli scarti di lavorazione del PVC dei propri stivali.

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AGENTI DI DISTACCO ATOSSICI E PRODOTTI GREEN PER LA PULIZIA DEGLI STAMPI

Lo stampaggio delle suole in poliuretano richiede l’utilizzo di agenti di distacco: COFRA già da diversi anni ha eliminato solventi tossici e pericolosi per l’uomo e l’ambiente.
Al termine del processo di iniezione gli stampi richiedono una fase di pulizia: COFRA ha dapprima sostituito prodotti chimici con mezzi fisici, per poi passare al bicarbonato, totalmente “green”.

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SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA'

certificazioni-9001

Qualità per Cofra significa soddisfare continuamente le esigenze del cliente. Una qualità consolidata da oltre 70 anni di esperienza. La garanzia del marchio COFRA nasce da un'elevata competenza professionale e da un avanzato livello di tecnologia, ricerca e innovazione. Cofra costruisce la qualità attraverso un sistema rigoroso di procedure tecniche e gestionali che coinvolgono la ricerca e lo sviluppo di prodotti affidabili e sicuri, la selezione di materie prime da fornitori qualificati, il controllo sistematico del processo produttivo, l'assistenza tecnica post-vendita. Questo impegno costante verso la qualità e l'eccellenza ha raggiunto il suo primo riconoscimento nel 1997 quando Cofra, primo calzaturificio in Italia e in Europa, ha conseguito la certificazione UNI EN ISO 9001 del suo Sistema di gestione per la Qualità. L'adozione di un Sistema di Gestione per la Qualità è un impegno costante di tutto il personale, sostenuto economicamente dall'azienda, riesaminato dalla direzione, sottoposto alla verifica dei clienti e certificato annualmente da un organismo indipendente e riconosciuto.

DOGANA

Nel 2007 l'Agenzia delle Dogane ha sottoposto l'azienda ad un approfondito AUDIT DOGANALE al termine del quale l'azienda è stat dichiarata affidabile.

ESPORTATORE AUTORIZZATO

Nel 2009 è stato conferito a Cofra dall'Agenzia delle Dogane lo Status di ESPORTATORE AUTORIZZATO con l'autorizzazione n° IT/001/BA/09.

STATUS EUROPEO DI OPERATORE ECONOMICO AUTORIZZATO

Nel 2010, a seguito di ulteriori verifiche, le Autorità Doganali hanno conferito a Cofra lo STATUS EUROPEO DI OPERATORE ECONOMICO AUTORIZZATO (A.E.O. Authorized Economic Operator), con certificato n° IT AEOC 10 0339.

 

CRIBIS-IT

 

CRIBIS PRIME COMPANY - Riconoscimento di massima affidabilità commerciale

In data 13 Luglio 2022, la società CRIBIS D&B, leader mondiale nel settore della business information con oltre 168 anni di esperienza, ha conferito a COFRA S.r.l. il CRIBIS PRIME COMPANY - Riconoscimento di massima affidabilità commerciale. Le CRIBIS prime company, ovvero le imprese a cui CRIBIS riconosce il massimo livello di affidabilità dal punto di vista delle relazioni commerciali, rappresentano il 7% del totale delle imprese italiane. E’ un riconoscimento di fondamentale importanza per le aziende che operano sul mercato internazionale, attesta la solidità dell’azienda e il valore delle sue scelte strategiche, rappresentando una garanzia per tutti gli interlocutori che hanno scelto e sceglieranno COFRA come partner commerciale.

Revisione gennaio 2022

COFRA è da sempre impegnata nel rispetto degli standard sociali, ambientali e di sicurezza.
COFRA si aspetta che tutti i propri Fornitori siano impegnati reciprocamente nel rispetto dei medesimi standard sociali, ambientali e di sicurezza.
COFRA espone, condivide e sottopone il proprio CODICE DI CONDOTTA a tutti gli stakeholder per evidenziare, dichiarare e condividere il proprio impegno.
COFRA divulga il seguente CODICE DI CONDOTTA per dichiarare i propri standard sociali ed economici nell’ambito della propria politica aziendale ed adotta misure adeguate per la loro applicazione e rispetto.
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COFRA È COSTANTEMENTE IMPEGNATA NEL:

RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
L’Azienda rispetta i diritti di ogni persona, così come definiti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

RISPETTO DEI PRINCIPI E DIRITTI SUL LAVORO
Adottata nel 1998, la Dichiarazione ILO sui principi ed i diritti fondamentali nel lavoro è espressione di impegno da parte dei governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori di sostenere i valori umani di base - valori che sono di vitale importanza per la nostra vita sociale ed economica. La Dichiarazione prevede quattro settori:
La libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva:
- L’Azienda rispetta i diritti dei lavoratori per formare e aderire ai sindacati di loro scelta e di contrattare collettivamente.
- L’Azienda è conforme alle leggi e gli standard industriali in materia di orario di lavoro.
L’eliminazione del lavoro forzato e obbligatorio:
- L’Azienda non utilizza il lavoro forzato.
L’abolizione del lavoro minorile:
- L’Azienda rispetta i diritti dei bambini di ricevere un’istruzione, e non fa svolgere o tollera l’uso di lavoro minorile. Per lavoro minorile si intende qualsiasi lavoro effettuato da persona al di sotto dei 15 anni - a meno che le leggi locali non prevedano un’età minima superiore e/o scuola dell’obbligo.
L’eliminazione della discriminazione sul luogo di lavoro:
- L’Azienda garantisce pari opportunità per i propri dipendenti e non discrimina in base alla razza, sesso, età, religione, stato civile o orientamento sessuale.

     

 

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RISPETTO DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
L’Azienda offre un ambiente di lavoro sicuro, che rispetta leggi e regolamenti nazionali e/o comunitari. L’Azienda si impegna ad adottare tutte le misure preventive e/o necessarie per rendere salubri e sicuri i luoghi di lavoro, in modo da evitare o ridurre al minimo possibile l’esposizione dei lavoratori a tutti i rischi connessi l’attività lavorativa, riducendo il rischio infortuni/incidenti e il rischio di contrarre una malattia professionale. L’Azienda si impegna altresì:
1. nell’affidare i compiti ai lavoratori, a tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;
2. a formare, informare ed addestrare costantemente i propri lavoratori in base ai rischi connessi l’attività lavorativa;
3. a fornire loro gli adeguati D.P.C. (Dispositivi di Protezione Collettiva) e D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale);
4. a sottoporre i propri lavoratori a sorveglianza sanitaria secondo i dettami delle norme vigenti;
5. a designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;
6. a richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione;
7. a prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l’ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio;
8. ad aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione.

 

     

RISPETTO DELL’ AMBIENTE
L’Azienda si sforza a minimizzare i rischi per l’ambiente e a portare ad un miglior rendimento ambientale promuovendo il rispetto di tutte le Risorse Naturali e migliorando in forma dinamica e continua le condizioni ambientali del contesto in cui è inserita.
Per far fronte a tale responsabilità e per conseguire i pertinenti obiettivi essa si propone di:
1. Rispettare costantemente le leggi ed i regolamenti di riferimento, e gli altri impegni sottoscritti dalla società direttamente correlati agli aspetti ambientali delle sue attività;
2. Mantenere una struttura organizzativa cosciente della problematica ambientale, affinché attraverso la necessaria competenza tecnica, e seguendo i principi del Miglioramento Continuo, si sforzi di:
ottimizzare gli impianti e le tecnologie esistenti per risparmiare le risorse energetiche nel quadro di tutte le nostre attività;
ridurre il consumo di energia e di impegnarsi per la riduzione del riscaldamento globale;
tenere in debito conto, l’aspetto della tutela dell’ambiente, nel caso di acquisizione di nuove tecnologie e procedimenti;
il tutto compatibilmente con un’applicazione economicamente sostenibile delle migliori tecniche disponibili;
3. Promuovere, con un’opera informativa, di formazione ed istruzione, la consapevolezza ambientale del personale. Ciò nella considerazione che la protezione ambientale aziendale è possibile solo se tutti i collaboratori, ad ogni livello, ne sono a conoscenza;
4. Documentare e controllare costantemente gli impatti ambientali prodotti dall’azienda;
Queste informazioni dovranno poi essere divulgate nel quadro di un dialogo aperto con le autorità.
5. Discutere preliminarmente gli investimenti e i nuovi procedimenti con le autorità competenti per definire misure preventive contro eventuali fonti di inquinamento;
6. Ridurre al massimo i potenziali di pericolo con un sistema di gestione dei rischi, considerando l’importanza della prevenzione delle conseguenze di eventuali incidenti per l’uomo e l’ambiente;
7. Informare regolarmente i clienti, i fornitori e le ditte responsabili, nonché chiunque sia interessato, sulle attività intraprese per la tutela dell’ambiente;
8. Incoraggiare i fornitori affinché adottino e raggiungano standard ambientali accettabili;
9. Sforzarsi di produrre energia pulita evitando, così, l’emissione in atmosfera di CO2;
10. Evitare il rilascio in discarica dei propri rifiuti incentivando il loro recupero e riutilizzo.

 

 

RISPETTO DEL REGOLAMENTO REACH
L’Azienda rispetta il Regolamento REACH (CE) n. 1907/2006 in vigore dal 1 giugno 2007, assicurando che i prodotti utilizzati e forniti a COFRA (chimici e non a seconda del fornitore):
- non contengono al loro interno sostanze SVHC (Substance of Very High Concern);
- non contengono sostanze che siano incluse nell’elenco di cui all’allegato XIV del Regolamento REACH;
- non contengono sostanze che siano incluse nella Candidate List sempre aggiornata;
- se contengono sostanze soggette a restrizioni (allegato XVII del REACH) che siano rispettate le relative restrizioni d’uso.

Inoltre, nel caso in cui un articolo contenga una sostanza SVHC (Substance of Very High Concern) o inclusa in Candidate List in concentrazioni superiori allo 0,1% peso/peso, vengono fornite informazioni sufficienti con la denominazione della sostanza ed istruzioni utili per l’utilizzo in sicurezza dell’articolo (cfr. art.59.1 del REACH).

 

 

LA DIREZIONE

 

COFRA S.r.l. - POLICY DI WHISTLEBLOWING
Procedura per le segnalazioni di illeciti e irregolarità

1. TEMINI E DEFINIZIONI

- WHISTLEBLOWING/SEGNALAZIONE > per segnalazione si intende qualsiasi comunicazione avente ad oggetto comportamenti (anche omissivi) e/o informazioni che possano integrare gli estremi di un reato o comunque condotte inappropriate, scorrette.
- WHISTLEBLOWER/SEGNALANTE > soggetto, interno o esterno all’azienda, che denuncia agli organi aziendali preposti, attività illecite o fraudolente poste in essere a danno dell’organizzazione.
- SEGNALATO > soggetto, interno o esterno all’ azienda, che secondo la segnalazione ha tenuto o tentato comportamenti illeciti.
- COMITATO DI WHISTLEBLOWING > il comitato di WB è costituito dall’Amministratore Unico nelle vesti di Presidente, dal controller nelle vesti di assistente del Presidente e segretario del comitato, dal responsabile delle risorse Umane.

2. PREMESSA

Il 15 luglio 2023 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 10 marzo 2023, n. 24 in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e delle normative nazionali.
La Legge mira a incentivare la collaborazione dei lavoratori per favorire l’emersione di fenomeni corruttivi all’interno degli ENTI/SOCIETA’, prevedendo sistemi che consentono ai lavoratori di segnalare in condizioni di sicurezza gli eventuali illeciti di cui siano venuti a conoscenza.

3. SCOPO E FINALITA’ DELLA POLICY/PROCEDURA

La COFRA S.r.l., nello spirito di dare piena attuazione alla Legge sul WHISTLEBLOWING, mette a disposizione dei segnalanti la presente procedura.
L’obiettivo perseguito dalla presente procedura è quello di fornire al WHISTLEBLOWER (il segnalatore) chiare indicazioni operative circa oggetto, contenuti, destinatari e modalità di trasmissione delle segnalazioni, nonché circa le forme di tutela che gli vengono offerte dall’ordinamento italiano.

4. LA SEGNALAZIONE

Per WHISTLEBLOWING si intende qualsiasi segnalazione, presentata a tutela della integrità della Società, di condotte illecite fondate su elementi di fatto precisi e concordanti, di cui i destinatari siano venuti a conoscenza in ragione delle funzioni svolte.
Le segnalazioni possono anche avvenire in forma anonima, tuttavia COFRA raccomanda che le stesse siano nominative e questo al fine di consentire ai soggetti preposti una più efficiente attività di indagine.
Le segnalazioni devono essere effettuate in buona fede e devono essere circostanziate con informazioni precise in modo da risultare facilmente verificabili.
L’abuso o l’utilizzo in mala fede dello strumento, ad esempio per segnalare eventi di cui è già nota l’infondatezza al segnalante, ovvero segnalazioni con contenuto diffamatorio o calunnioso, comporta l’applicazione del sistema sanzionatorio della Società.

 

5. OGGETTO DELLA SEGNALAZIONE

Non esiste una lista tassativa di fatti, situazioni, reati o irregolarità che possono essere segnalati.
A titolo esemplificativo, possono essere oggetto di segnalazione:
- Corruzione e frodi
- Appropriazione indebita e furto
- Riciclaggio di denaro
- Discriminazione, molestie, mobbing ed altre questioni di diritto del lavoro
- Violazione della normativa sulla salute, sicurezza, ambiente
- Rivelazione di segreti aziendali
La segnalazione non può riguardare rivendicazioni relative al rapporto individuale di lavoro con l’azienda.

 

6. CONTENUTO DELLE SEGNALAZIONI

E’ importante che nella segnalazione ci siano gli elementi utili per permettere al ricevente di fare le verifiche necessarie a valutare la fondatezza dei fatti segnalati.

La segnalazione in sintesi deve contenere almeno:
- Generalità del soggetto che effettua la segnalazione, con indicazione della posizione o funzione svolta nell’azienda
- Una chiara e completa descrizione dei fatti oggetto di segnalazione
- Se conosciute, le circostanze di tempo e di luogo in cui sono stati commessi i fatti
- Se conosciute, le generalità od altri elementi (qualifica/reparto) che consentano di identificare il soggetto che ha posto in essere i fatti segnalati
- L’indicazione di eventuali altri soggetti che possono riferire sui fatti oggetto di segnalazione
- L’indicazione e/o il possesso di documenti che possono confermare la fondatezza di tali fatti
Resta fermo il requisito della veridicità dei fatti segnalati, a tutela del denunciato/segnalato.

7. MODALITA’ E DESTINATARI DELLA SEGNALAZIONE

La COFRA S.r.l. mette a disposizione dei propri dipendenti un apposito modello (vedi sotto) il cui utilizzo rende più agevole la segnalazione al ricevente. Il modello è reperibile anche sulla rete intranet ove è altresì pubblicata la presente procedura.

La segnalazione può essere presentata con le seguenti modalità:
- mediante invio all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. in questo caso la identità del segnalante sarà conosciuta solo dal Ricevente/Comitato che ne garantirà la riservatezza.

- a mezzo servizio postale al seguente indirizzo: segnalazione illeciti c.a. Vito Sernia - COFRA S.r.l. – Via dell’Euro 53 – 76121 Barletta
- a mezzo posta interna servendosi della cassetta postale situata nei punti aziendali di marcatura ingresso/uscita dipendenti

Le segnalazioni verranno protocollate ed archiviate in apposito registro a cura del ricevente/Comitato.
Possono essere prese in considerazione anche segnalazioni anonime se sono ben circostanziate, dettagliate, in grado di consentire le opportune verifiche, considerata la impossibilità di richiedere eventuali approfondimenti. In questo caso la segnalazione può avvenire solo mediante il servizio postale e a mezzo posta interna.

 

8. GESTIONE DELLA SEGNALAZIONE

La verifica sulla fondatezza delle circostanze rappresentate nella segnalazione sono affidate al Comitato di WB che vi provvede nel rispetto dei principi di imparzialità e riservatezza, effettuando ogni attività ritenuta opportuna, inclusa l’audizione personale del segnalante e di eventuali altri soggetti che possono riferire sui fatti segnalati.
A tal fine il Comitato WB può avvalersi del supporto e della collaborazione delle competenti strutture aziendali e, all’occorrenza, di organi di controllo esterni all’azienda (tra cui anche le forze di pubblica sicurezza). Qualora all’esito della verifica la segnalazione risulti fondata il Comitato, in relazione alla natura della violazione, provvederà:
- a presentare denuncia alla autorità giudiziaria competente
- a comunicare l’esito dell’accertamento al responsabile dell’area di appartenenza dell’autore della violazione accertata affinchè adotti i provvedimenti operativi di competenza per prevenire il ripetersi di quanto già avvenuto.
A darne comunicazione al competente organo amministrativo per l’adozione della eventuale necessaria azione disciplinare Il Comitato inoltre, dopo una verifica iniziale, può decidere di chiudere ed archiviare il caso segnalato se non sufficientemente supportato da prove o manifestamente infondato.

 

9. TUTELA DEL SEGNALANTE/WHISTLEBLOWER

Ad eccezione dei casi in cui sia configurabile una responsabilità a titolo di calunnia e/o diffamazione, l’identità del segnalante viene protetta in ogni contesto successivo alla segnalazione e non può essere rivelata senza il suo espresso consenso a tutti coloro che sono coinvolti nella gestione della segnalazione.
Il dipendente che effettua una segnalazione ai sensi delle Legge e della presente procedura non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, discriminato o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro a seguito dalla segnalazione. L’adozione di azioni ritenute ritorsive o pregiudizievoli nei confronti del segnalante è comunicata all’ANAC dall’interessato.

 

10. RESPONSABILITA’ DEL SEGNALANTE/WHISTLEBLOWER

Restano ferme ed impregiudicate la responsabilità penale e disciplinare del segnalante nell’ipotesi di segnalazione calunniosa o diffamatoria ai sensi del Codice Penale, e/o la responsabilità civile in caso di dolo o colpa grave.
Le tutele previste dalla Legge e dalla presente procedura non sono garantite nel caso in cui sia accertata, anche con sentenza di primo grado, una delle suddette responsabilità del segnalante.
Sono altresì fonte di responsabilità, in sede disciplinare, eventuali forme di abuso della presente procedura, quali le segnalazioni manifestamente opportunistiche o effettuate al solo scopo di danneggiare il segnalato.

 

PDF-ico   Modulo segnalazione illeciti

     
LA STORIA

L’azienda nasce nel 1938 a Barletta con il nome di Cortelgomma, ad opera di Ruggiero Cortellino. Subito dopo la guerra il laboratorio artigianale produce calzature con suole realizzate utilizzando pneumatici di camion militari e tomaie ricavate dalle divise militari. L’intraprendenza e la passione del suo fondatore la trasformano nel giro di pochi anni in un’impresa moderna, capace di produrre centinaia di paia di calzature al giorno, distribuite nell’Italia intera.

Nel 1983 prende il nome di COFRA ed è attualmente gestita da Giuseppe Cortellino, figlio del fondatore, ed inizia il processo di internazionalizzazione dell’azienda.

La sua continua crescita è il risultato di una gestione imprenditoriale accorta e di una cultura manageriale innovativa, che hanno portato l’azienda a diventare leader di mercato nel settore delle calzature per uso professionale, un brand riconosciuto in tutta Europa e nel resto del mondo. 

Dal 2004 iniziano la diversificazione e l’ampliamento della gamma di prodotto. 

 

Cortelgomma-tris 

GiuseppeCortellino Giuseppe Cortellino - Amministratore unico COFRA 
 

LE DATE

1938 Nasce Cortelgomma

1983 Cortelgomma diventa COFRA

1989 Nasce la divisione Safety

1997 COFRA, primo calzaturificio in Italia ad ottenere la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001

2003 Inizio dell’espansione oltre i confini della UE (Medio Oriente, Est Europa, Australia)

2004 Nasce la divisione abbigliamento

2004 Nasce COFRA U.S.A.

2008 Riconoscimento aziendale D&B Rating 1, indice di massima affidabilità aziendale, tuttora confermato

2011 Lancio della collezione guanti da lavoro

2012 Lancio della collezione maschere da lavoro

2013 Lancio della collezione occhiali da lavoro

2016 Lancio della collezione dispositivi anticaduta

 

 

I NUMERI

Sede di Barletta

60.000 m² area totale

38.600 m² superficie coperta

30.600 m² dedicati al magazzino

400 persone impiegate

7.000 persone che lavorano nell’indotto

26.000 unità vendute al giorno (calzature, abbigliamento, dozzine di guanti, dozzine di occhiali, dozzine di mascherine)

Stabilimento in Albania

40.000 m² area totale

30.000 m² superficie coperta

1.800 persone impiegate

10.000 paia di calzature prodotte ogni giorno


COFRA controlla la totalità del processo produttivo, a garanzia di elevati standard qualitativi.

La fase produttiva inizia con l’acquisizione delle materie prime, selezionate con cura e sottoposte a test interni di accettazione, al fine di verificarne la rispondenza agli standard qualitativi.

 

Magazzino-Materie-PrimeMagazzino materie prime

 

 LABORATORI

Test di laboratorio: due laboratori interni, uno chimico e uno fisico, effettuano tutti i test, sia sulle materie prime che sul prodotto finito, necessari per la successiva certificazione da parte degli enti autorizzati.

 

Laboratorio-FisicoLaboratorio fisico

STABILIMENTO PRODUTTIVO

 Stabilimento-Produttivo

 1.100 persone impiegate direttamente nella produzione di tomaie.

 Stabilimento-Produttivo-001

 600 persone impiegate direttamente per l’applicazione delle suole.

 Stabilimento-Produttivo-002

 

Nove macchine rotative ad iniezione diretta, con l’ausilio di robot antropomorfi applicati ed integrati con le rotative stesse, sono gestite e adattate alle singole esigenze produttive. Tre macchine rotative sono destinate alla produzione di battistrada in gomma e in poliuretano termoplastico (TPU) fino a quattro colori.

 Suole-GommaProduzione di suole in gomma

Suole-TPUProduzione di suole in TPU da 1 a 4 colori

 

 

Presso lo stabilimento di Barletta è pienamente operativo un innovativo reparto produttivo in cui vengono realizzati stivali in poliuretano/gomma dalle caratteristiche qualitative e tecnologiche eccellenti. Una macchina rotativa è destinata alla produzione di stivali in poliuretano ed una alla produzione di stivali in PVC.

 Stivali-PUProduzione di stivali in poliuretano

 Stivali-PVCProduzione di stivali in PVC

FinissaggioReparto finissaggio e confezionamento. In fase di confezionamento viene effettuato un ulteriore controllo che garantisce la qualità del prodotto finito.

100 persone impiegate su due linee di produzione di abbigliamento da lavoro nelle fasi di taglio, confezione e imballaggio.

Produzione-ABB1

Produzione-ABB2

 

In un efficientissimo magazzino semi-automatizzato di 30.600 m², organizzato secondo i più moderni criteri di logistica, con operazioni di picking gestite in radiofrequenza, sono quotidianamente coordinate spedizioni fino a 15.000 paia di calzature, 6.000 capi di abbigliamento, 5.000 unità fra dozzine di guanti, dozzine di mascherine e occhiali.

 Magazzino

 

 IMPIANTO AUTOSTORE AUTOMATIZZATO CON LINEA DI CONFEZIONAMENTO INTEGRATA

Per garantire il miglior servizio al cliente con tempi minimi di evasione ed estrema precisione nella preparazione degli ordini, l’azienda ha recentemente introdotto un importante impianto autostore di ben 1650 m2, dall’elevata capacità di stoccaggio, che funziona con strategia del picking “goods to man”.

Imballaggio001

33 robot, in maniera totalmente automatizzata, prelevano gli articoli necessari a comporre ciascun ordine.

Su 6 postazioni gli operatori compongono i cartoni e li re immettono nella fase di automazione che consiste in una linea di confezionamento integrata, dove si svolgono le fasi di peso, nastratura, calcolo volume, etichettatura, chiusura e sigillatura. L’intervento dell’operatore consente infine lo smistamento per la successiva spedizione.

 Imballaggio003

 

Imballaggio003a

Imballaggio003b

Peso e volume vengono verificati per controllare la conformità rispetto ai dati presunti e riportati sulla etichetta applicata al cartone. In caso di difformità, il cartone viene scartato e ricontrollato.

 Imballaggio004Gli operatori sono dotati di un finger barcode scanner che garantisce una fluida operatività tenendo le mani libere.

Imballaggio004a

Per garantire la migliore ergonomia e spazi di lavoro confortevoli e sgombri da ostacoli, i cartoni, solo quando vengono convogliati agli operatori, scendono da una iniziale quota di 3,20 m a 65 cm, altezza ottimale

 

 

BANCHINA DI SPEDIZIONE

 Banchina-Spedizioni

 

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