EN 166 - Normativa generale |
---|
La presente norma europea contiene le specifiche di costruzione ed i requisiti funzionali e prestazionali (proprietà ottiche e meccaniche) dei vari tipi di protettori individuali dell’occhio, oltre che i requisiti di marcatura. |
EN 169 - Filtri per la saldatura |
La presente norma europea specifica i numeri di scala ed i requisiti del fattore di trasmissione dei filtri destinati a proteggere gli operatori che svolgono un lavoro che comprende la saldatura, la saldobrasatura, taglio ad arco e taglio plasma jet. |
EN 170 - Filtri ultravioletti |
La presente norma europea specifica i numeri di scala ed i requisiti del fattore di trasmissione dei filtri per la protezione dalle radiazioni ultraviolette. |
EN 172 - Filtri solari per uso industriale |
La presente norma specifica i numeri di graduazione, i fattori di trasmissione ed i relativi requisiti per i filtri solari per uso industriale. |
STANAG 2920 - Metodo di prova balistico per materiali per armatura e abbigliamento da combattimento personale |
Norma che racchiude un insieme di direttive per l’esecuzione di prove balistiche volte a determinare il livello di protezione fornito da equipaggiamento personale e divise da combattimento. |
STANAG 4296 - Protezione degli occhi per il singolo soldato/Protezione balistica |
Norma che si basa sulla STANAG 2920 e su molte altre specifiche militari per determinare i criteri da rispettare per gli occhiali protettivi militari. A differenza della STANAG 2920 che riguarda qualsiasi tipo di protezione balistica, la STANAG 4296 riguarda solo gli occhiali protettivi. |
REACH |
Allo scopo di tutelare la salute dei consumatori, l’Unione Europea ha emanato il Regolamento Reach (entrato in vigore il 1° Giugno 2007) che vieta l’utilizzo di talune sostanze chimiche. COFRA garantisce la conformità al Regolamento Reach di tutti i protettori dell’occhio; essi non contengono sostanze vietate o limitate (Ammine aromatiche e 4-aminoazobenzene derivate da azocoloranti, metalli pesanti, ftalati, ecc) e, per garantire ciò, vengono effettuati controlli su tutti i tessuti e accessori utilizzati durante le fasi di produzione. |
EAC TP TC 019/2011 |
Regolamento tecnico sulla sicurezza dei dispositivi di protezione individuali posti in circolazione nel territorio dell’unione doganale Euroasiatica. |
UKCA (UK Conformity Assessed) |
Nuovo marchio di conformità di prodotto, utilizzato per la maggior parte dei prodotti immessi sul Mercato della Gran Bretagna (Inghilterra, Galles e Scozia), attualmente coperti da regolamenti e direttive per la marcatura CE. |
NUMERO DI SCALA
NUMERO DI CODICE | NUMERO DI GRADUAZIONE | TIPO DI FILTRO | |
---|---|---|---|
da | a | ||
2 | 1,2 | 5 | Filtri per ultravioletti (UV) |
2C 3 |
1,2 | 5 | Filtri per ultravioletti (UV) con buon riconoscimento dei colori |
4 | 1,2 | 10 | Filtri per infrarossi (IR) |
5 | 1,1 | 4,1 | Filtri solari (senza specifiche IR) |
6 | 1,1 | 4,1 | Filtri solari (con specifiche IR) |
nessuno | 1,2 | 16 | Filtri per saldatura |
Il numero di scala è la combinazione di un numero di codice ed un numero di graduazione del filtro, uniti da un trattino.
CAMPI DI APPLICAZIONE
SIMBOLO | PROTEZIONE CONTRO | DESCRIZIONE DEL CAMPO DI APPLICAZIONE | TIPO DI PROTETTORE DELL'OCCHIO | ||
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Occhiali | Occhiali a visiera/maschere | Schermi facciali | |||
nessuno | Basic | Pericoli meccanici non specificati e pericoli derivanti dalle radiazioni ultraviolette, visibili, infrarosse e solari |
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3* | Liquidi | Goccioline di liquido | Non applicabile | Non applicabile | |
Spruzzi di liquido | Non applicabile | Non applicabile | |||
4* | Particelle di polvere di grandi dimensioni | Polvere con particelle di dimensioni > 5 μm | Non applicabile | Non applicabile | |
5* | Gas e particelle di polveri fini | Gas, vapori, spruzzi, fumo e polvere con particelle di dimensioni < 5 μm | Non applicabile | Non applicabile | |
8** | Arco elettrico da cortocircuito | Arco elettrico dovuto a cortocircuito nell’impianto elettrico | Non applicabile | Non applicabile | |
9*** | Metalli fusi e solidi caldi | Spruzzi di metalli liquidi e penetrazione di solidi caldi | Non applicabile |
* Il o i simboli 3, 4 e 5 devono essere indicati sulla montatura. Se la montatura del protettore dell’occhio non è marcata con nessuno di questi simboli, allora tale protettore dell’occhio non è da intendersi come adatto alla protezione dai rischi chimici.
** Il simbolo 8 deve essere indicato sia sulla lente che sulla montatura per garantire la protezione da rischi elettrici. Affinché uno schermo facciale sia conforme al simbolo 8, esso deve essere dotato di un filtro con numero di scala 2-1,2 o 3-1,2 e avere uno spessore minimo di 1,4 mm.
*** Il simbolo 9 deve essere indicato sia sulla lente che sulla montatura per garantire la protezione da rischi termici. Affinché un protettore dell’occhio sia conforme al simbolo 9, sia la montatura sia l’oculare devono essere marcati con questo simbolo unitamente a uno dei simboli F, B o A.
CLASSE OTTICA (Tutte le lenti COFRA sono di classe ottica 1)
SIMBOLO | DESIGNAZIONE |
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1 | Lavoro continuo |
2 | Lavoro intermittente |
3 | Lavoro occasionale (non destinato ad un utilizzo prolungato) |
RESISTENZA MECCANICA
SIMBOLO | IMPATTO | TIPO DI PROTETTORE DELL'OCCHIO | |||
---|---|---|---|---|---|
Livello di impatto | Velocità di impatto | Occhiali | Occhiali a visiera/maschere | Schermi facciali | |
A* AT** |
Impatto ad alta energia | 190 m/s (684 km/h) Sfera di acciaio con diametro di 6 mm e massa di 0,86 g |
Non applicabile | Non applicabile | |
B* BT** |
Impatto a media energia | 120 m/s (432 km/h) Sfera di acciaio con diametro di 6 mm e massa di 0,86 g |
Non applicabile | ||
F* FT** |
Impatto a bassa energia | 45 m/s (162 km/h) Sfera di acciaio con diametro di 6 mm e massa di 0,86 g |
|||
S | Robustezza incrementata | 5,1 m/s (18,36 km/h) Sfera di acciaio con diametro di 22 mm e massa di 43 g |
|||
nessuno | Minima robustezza |
* Se il simbolo F, B o A non è comune sia alle lenti che alla montatura, allora viene assegnato il valore inferiore agli occhiali di protezione completi.
** Se è richiesta la protezione contro le particelle ad alta velocità alle temperature estreme (-5°C e +55°C), allora gli occhiali di protezione considerati devono essere marcati con la lettera T immediatamente dopo la lettera indicante la resistenza all’impatto, cioè FT, BT o AT. Se la lettera indicante la resistenza all’impatto non è seguita dalla lettera T, allora gli occhiali di protezione devono essere usati solo contro le particelle ad alta velocità a temperatura ambiente.
REQUISITI OPZIONALI
SIMBOLO | DESIGNAZIONE |
---|---|
K | Resistenza degli oculari al danneggiamento di superficie causato da particelle fini |
N | Resistenza all’appannamento degli oculari |
R | Riflettanza incrementata degli oculari nell’infrarosso |
H | Montatura progettata per una testa di piccole dimensioni |
Gli occhi sono organi di senso in grado di fornire immagini a colori di oggetti vicini o lontani, luminosi o scuri.
L’occhio è avvolto esternamente da una membrana detta sclera, che protegge le parti più interne e delicate. Nella parte anteriore dell’occhio la sclera è trasparente e viene detta cornea. Attraverso la cornea la luce arriva all’interno dell’occhio, dove si trova l’iride, che è una zona colorata che assorbe la luce eccedente e regola la quantità di luce che entra nell’occhio, stringendo o allargando la pupilla, che è il foro scuro al centro dell’iride.
Una volta attraversata la pupilla, la luce passa attraverso il cristallino, che è una lente flessibile che può modificare il suo spessore, e di conseguenza la sua curvatura, grazie ai muscoli oculari. Questa capacità consente all’occhio di mettere a fuoco oggetti a distanza diversa.
L’ultimo organo che viene colpito dalla luce è la retina, che si trova in fondo all’occhio e rappresenta lo strato fotosensibile dell’occhio; infatti, la retina, eccitata dalla luce che la colpisce, trasmette informazioni sotto forma di impulsi elettrici al cervello attraverso il nervo ottico.
L’occhio umano è, quindi, un organo estremamente complesso e delicato che, essendo facilmente esposto a rischi di varia natura ed entità nel mondo del lavoro, deve essere protetto. I Dispositivi di Protezione Individuale destinati a fornire protezione da tale tipologia di rischi sono gli occhiali di protezione. Per preservare la sicurezza e la salute del lavoratore, è quindi opportuno identificare e classificare tali elementi di rischio in modo da poter valutare quali siano le opportune misure di protezione.
È possibile racchiudere tutti questi rischi nelle seguenti tre macro-categorie:
RISCHI MECCANICI Particelle ad alta velocità, schegge, polveri, goccioline e spruzzi di liquidi. |
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RISCHI CHIMICI Fumi, vapori e gas, aerosol liquidi, polveri fini, spruzzi di prodotti chimici. |
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RISCHI DA RADIAZIONI OTTICHE Sorgenti di radiazioni infrarosse e ultraviolette, abbagliamento dovuto a luce intensa. |
RISCHI MECCANICI |
La protezione dai rischi meccanici è indicata per tutte quelle operazioni di lavorazione in cui vi è rischio di contatto accidentale con gli occhi di oggetti o particelle aventi velocità anche elevate. Operazioni tipiche sono: tornitura, fresatura, sabbiatura, rivettatura, molatura ed altre operazioni in cui si verificano frequentemente proiezioni di particelle solide volatili (metallo, pietra, sabbia, legno) con conseguente impatto a diversa velocità. |
A seconda dell’entità dell’impatto, i rischi a cui si è esposti possono essere: lesione della cornea, lacerazione dell’iride, opacità del cristallino, irritazione, dolore e congiuntivite. Bisogna, quindi, scegliere opportunamente l’adeguato protettore dell’occhio in base alla velocità d’impatto a cui si può essere sottoposti:
SIMBOLO | IMPATTO | TIPO DI PROTETTORE DELL'OCCHIO | |||
---|---|---|---|---|---|
Livello di impatto | Velocità di impatto | Occhiali | Occhiali a visiera/maschere | Schermi facciali | |
F | Impatto a bassa energia | 45 m/s (162 km/h) Sfera di acciaio con diametro di 6 mm e massa di 0,86 g |
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B | Impatto a media energia | 120 m/s (432 km/h) Sfera di acciaio con diametro di 6 mm e massa di 0,86 g |
Non applicabile | ||
A | Impatto ad alta energia | 190 m/s (684 km/h) Sfera di acciaio con diametro di 6 mm e massa di 0,86 g |
Non applicabile | Non applicabile |
*Se il simbolo F, B o A non è comune sia alle lenti che alla montatura, allora viene assegnato il valore inferiore agli occhiali di protezione completi.
RISCHI CHIMICI |
La protezione dai rischi chimici è indicata per determinate tipologie di lavorazioni, quali manipolazione di polveri tossiche o di liquidi corrosivi, che possono rappresentare un potenziale rischio per gli occhi dell’operatore. Questo rischio è particolarmente presente in campo medico, agro-alimentare e nella gestione dei rifiuti, in cui microrganismi possono provocare la contaminazione di individui. I rischi a cui si è soggetti sono: congiuntivite, ulcerazione della cornea, infezioni virali e cecità parziale o totale.
Bisogna, quindi, scegliere opportunamente l’adeguato protettore dell’occhio in base alla protezione desiderata:
SIMBOLO | PROTEZIONE CONTRO | TIPO DI PROTETTORE DELL'OCCHIO | ||
---|---|---|---|---|
Occhiali | Occhiali a visiera/maschere | Schermi facciali | ||
3 | Goccioline di liquido | Non applicabile | Non applicabile | |
Spruzzi di liquido | Non applicabile | Non applicabile | ||
4 | Particelle di polvere con particelle di dimensioni (> 5 μm) | Non applicabile | Non applicabile | |
5 | Gas e particelle di polvere fini (< 5 μm) | Non applicabile | Non applicabile |
*Se la montatura del protettore dell’occhio non è marcata con nessuno dei simboli 3, 4 e/o 5, allora tale protettore dell’occhio non è da intendersi come adatto alla protezione dai rischi chimici.
RISCHI DA RADIAZIONI OTTICHE |
La protezione da tale tipologia di rischio è fornita dalle lenti o filtri, che si rifanno ad apposite normative europee quali: filtri per ultravioletti (EN 170), filtri solari per uso industriale (EN 172) e filtri per saldatura (EN 169). Per comprendere l’utilità di tali filtri è opportuno creare delle premesse dal punto di vista fisico. |
|
Ciò che arriva a noi è composto da:
• radiazioni visibili (che compongono il cosiddetto “spettro del visibile”): sono radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d’onda compresa tra 380 nm e 750 nm. Sono composte dagli unici raggi visibili all’occhio umano che si materializzano sotto forma di colori.
• radiazioni ultraviolette (UV): sono radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d’onda compresa tra 100 nm e 380 nm. Questi raggi non sono visibili all’occhio umano e sono presenti soprattutto negli ambienti a contatto con la luce solare. Tali radiazioni, inoltre, sono dannose per l’uomo poiché composte da onde magnetiche che penetrano nell’occhio creando disturbo e/o malattie in seguito ad una esposizione prolungata (come accade per la pelle: piccole quantità di raggi UV penetrano creando l’abbronzatura, ma l’esposizione prolungata potrebbe nuocere alla salute). I rischi connessi a tali radiazioni possono essere: lesione della cornea, congiuntivite, cecità parziale, invecchiamento prematuro del cristallino e cataratta.
• radiazioni infrarosse (IR): sono radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d’onda compresa tra 780 nm e 2000 nm. Queste radiazioni sono dannose per l’uomo in quanto emettenti calore proveniente da tutti i corpi caldi (compreso il Sole, ma anche durante la saldatura o la lavorazione dei metalli e del vetro). Per questo motivo i danni provocati da tali radiazioni si avvertono in modo pressoché istantaneo (a differenza di quelli provocati dalle radiazioni ultraviolette che, invece, si manifestano tardivamente). In realtà, bisogna considerare che lo strato di ozono filtra buona parte dei raggi IR della luce solare che, quindi, arrivano a noi in quantità molto limitata e non pericolosa; i raggi da cui occorre difendersi sono quelli creati artificialmente attraverso la creazione di materiali incandescenti. I rischi connessi a tali radiazioni possono essere: opacizzazione del cristallino, cataratta e cecità parziale.
Volendo racchiudere tutte le differenti tipologie di rischio, associandole alle relative fonti di pericolo a cui si può essere sottoposti in ambito industriale, è possibile considerare il seguente prospetto:
RISCHIO | PERICOLO | FONTE |
---|---|---|
MECCANICO | Proiezione di particelle metalliche | Macchinario per la lavorazione del metallo, trucioli di saldatura, rivettatura, taglio di fili in metallo, molatura |
Proiezione di particelle di pietra o minerali | Sabbiatura, lavorazione della pietra, scultura, molatura, perforazione di rocce | |
Proiezione di particelle legnose/fibrose | Tornitura del legno, abbattimento degli alberi, rimozione della boscaglia |
|
Particelle grossolane sospese nell’aria | Miscelazione del cemento, lavorazione della pietra, segatura del legno, levigatura, stoccaggio granaglie, macinatura della farina, estrazione e lavorazione del carbone |
|
Spruzzi/schizzi di metallo fuso | Colate di metallo, scrematura del metallo, pressofusione, ossitaglio/taglio con il cannello, brasatura |
|
Acqua ad alta pressione | Taglio a getto d’acqua | |
Arco elettrico da corto circuito | Sistemi di trasmissione di potenza | |
CHIMICO | Spruzzi di prodotti chimici | Candeggiamento, riempimento delle batterie, placcatura,sgrassaggio, sverniciatura, miscelazioni |
Aerosol liquidi | Spruzzatura/irrorazione dei raccolti, verniciatura e laccatura a spruzzo, fumigazione/disinfestazione | |
Getti di vapore | Tubature che perdono, sfiato dei contenitori a pressione | |
Polveri fini | Miscelazione del cemento, sabbiatura delle pareti, spargimento della calce, verniciatura | |
Fumi, vapori e gas | Verniciatura, applicazione adesivi, analisi dei gas di scarico, saldatura, fumigazione/disinfestazione | |
Agenti biologici/virus | Chirurgia generale, chirurgia odontoiatrica, pronto soccorso, ricerca medica, gestione rifiuti | |
RADIAZIONI OTTICHE | Infrarossi | Fornaci, colate di metallo e fusione di metallo, saldatura a gas/brasatura, ossitaglio/taglio con il cannello |
Abbagliamento | Forni ad alte temperature, luce artificiale ad alta intensità, forte luce solare | |
Ultravioletti | Saldatura ad arco elettrico, lampade ad elettroluminescenza a elevata energia, lampade per le cure odontoiatriche, archi elettrici da corto circuito, forte luce solare, impianti per la polimerizzazione delle vernici |
|
Laser | Apparecchiature di misura a laser, taglio a laser, radiazione diffusa da sistemi laser, produzione/riparazione di sistemi laser |
Il colore delle lenti assume un ruolo fondamentale per la gestione della luminosità nelle diverse attività lavorative ed in ogni tipologia di ambiente in cui sono utilizzate. Gli effetti di un colore dei filtri protettivi non adatto alle proprie esigenze visive può causare riduzione dell’acuità visiva, sensazione di sforzo, mal di testa e perfino nausea e senso di vertigine. I differenti colori delle lenti consentono di favorire o preservare la percezione dei colori, del contrasto e l’acuità visiva; inoltre, possono ridurre il riverbero ed eliminare i raggi UV.
Indicato per l’utilizzo in ambienti chiusi ed in buone condizioni di visibilità, per applicazioni indoor per le quali si rende
necessaria la protezione ed il riparo degli occhi dagli urti e dai rischi più comuni. Inoltre, aiutano a proteggere dai raggi
ultravioletti. |
|
Indicato in situazioni di scarsa luminosità, nuvolosità, foschia o nebbia, poiché in tali condizioni consente di rendere
più nitidi gli oggetti. Oltre a filtrare perfettamente i raggi ultravioletti (UV) e la porzione blu (fino a 480nm) dello spettro
visibile, aumenta il contrasto anche in condizioni di scarsa illuminazione. |
|
Consigliato per lavori in ambienti fortemente illuminati dove la luce determina un considerevole affaticamento oculare.
Assorbe egregiamente sia i raggi ultravioletti (UV) sia quelli infrarossi (IR), oltre a mantenere le proporzioni relative tra
i colori. Al variare della lunghezza d’onda, infatti, l’assorbimento è pressoché costante nello spettro visibile, per cui la
percezione cromatica è solo lievemente alterata. |
|
Indicato per lavori in ambienti in cui è necessario proteggersi da luce solare intensa, abbagliamento, riverbero e da
tutti quei disturbi che causano un considerevole affaticamento oculare. Il trattamento di specchiatura, effettuato sulla
superficie esterna della lente, attenua la trasmittanza attraverso una maggiore riflessione della luce incidente sulle lenti
stesse. Si ottiene, quindi, una significativa riduzione della quantità di luce che arriva agli occhi, traendone un elevato
beneficio e comfort visivo anche in seguito ad un utilizzo prolungato. |
|
Indicato in situazioni di luce intensa ed elevato bagliore causato da superfici riflettenti. Tali situazioni determinano
una elevata diminuzione delle facoltà visive e conseguentemente un notevole affaticamento oculare. Questa tipologia
di lenti è in grado di lasciar passare la luce in modo selettivo; infatti, si comportano come delle veneziane e, oltre a
ridurre la quantità complessiva di luce che le attraversa, lasciano passare solo la luce “utile”. In questo modo si riduce
notevolmente il riverbero e migliora la qualità delle immagini che appaiono così più nitide, di conseguenza anche la
percezione visiva risulta migliorata. |
|
Indicato per chi transita frequentemente da ambienti indoor (chiusi e con scarsa illuminazione) ad ambienti outdoor
(all’aperto e abbastanza illuminati) e viceversa. Essendo una lente chiara con una leggera specchiatura, fornisce una
visione ottimale in condizioni di illuminazione sia indoor che outdoor. Permette, quindi, una maggiore visibilità ed
una elevata identificazione dei colori e delle forme durante l’utilizzo in entrambe le condizioni e durante il passaggio
attraverso questi due ambienti. |
|
Indicato per proteggersi da impatti, raggi ultravioletti (UV), raggi infrarossi (IR) e abbagliamento generati da processi
di saldatura. |
Il colore delle lenti assume un ruolo fondamentale per la gestione della luminosità nelle diverse attività lavorative ed in ogni tipologia di ambiente in cui sono utilizzate. A tal proposito la normativa europea EN ISO 12312-1:2022 (Protezione degli occhi e del viso - Occhiali da sole e dispositivi similari - Parte 1: Occhiali da sole per uso generale) classifica gli occhiali in cinque categorie che vanno da 0 a 4 in base al valore del fattore di trasmissione luminosa VLT (Visible Light Transmission). Tale valore indica la quantità di luce trasmessa agli occhi attraverso le lenti ed è influenzato dal colore, dallo spessore, dal materiale e dai trattamenti delle lenti stesse.
CATEGORIA | COLORE | VLT(%) | DESCRIZIONE ED INDICAZIONI D'USO | |
---|---|---|---|---|
0 | Lenti trasparenti o minimamente colorate/oscurate | 80÷100 | Riduzione molto limitata della luce solare | |
1 | Lenti leggermente colorate/oscurate | 43÷80 | Riduzione limitata della luce solare | |
2 | Lenti mediamente colorate/oscurate | 18÷43 | Buona protezione dalla luce solare | |
3 | Lenti scure | 8÷18 | Elevata protezione dalla luce solare | |
4 | Lenti molto scure | 3÷8 | Protezione molto elevata dalla luce solare (mare, neve, montagna o deserto). Non adatto alla guida e all’uso su strada |
Gli effetti di un colore dei filtri protettivi non adatto alle proprie esigenze visive può causare riduzione dell’acuità visiva, sensazione di sforzo, mal di testa e perfino nausea e senso di vertigine. I differenti colori delle lenti consentono di favorire o preservare la percezione dei colori, del contrasto e l’acuità visiva; inoltre, possono ridurre il riverbero ed eliminare i raggi UV.
COLORE | NUMERO DI SCALA | VLT(%) | INDICAZIONI |
---|---|---|---|
INCOLORE |
2C-1,2 | 88÷92 | Indicato per l’utilizzo in ambienti chiusi ed in buone condizioni di visibilità, per applicazioni indoor per le quali si rende necessaria la protezione ed il riparo degli occhi dagli urti e dai rischi più comuni. Inoltre, aiuta a proteggere dai raggi ultravioletti. Area d’uso: lavori meccanici in ambienti chiusi con buone condizioni di visibilità. |
GIALLO |
2C-1,2 2-1,2 |
86÷88 | Indicato in situazioni di scarsa luminosità, nuvolosità, foschia o nebbia, poiché in tali condizioni consente di rendere più nitidi gli oggetti. Oltre a filtrare perfettamente i raggi ultravioletti (UV) e la porzione blu (fino a 480 nm) dello spettro visibile, aumenta il contrasto anche in condizioni di scarsa illuminazione. Area d’uso: lavorazioni in presenza di cattive condizioni atmosferiche ed ambienti nebbiosi, ispezione di superfici, lavorazioni all’interno di gallerie, lavori nel sottosuolo, miniere, lavori meccanici, esposizione a luce ultravioletta, magazzini. |
I/O (INDOOR/ OUTDOOR) |
2C-1,4 5-1,7 |
57÷68 | Indicato per chi transita frequentemente da ambienti indoor (chiusi e con scarsa illuminazione) ad ambienti outdoor (all’aperto e abbastanza illuminati) e viceversa. Essendo una lente chiara con una leggera specchiatura, fornisce una visione ottimale in condizioni di illuminazione sia indoor che outdoor. Permette, quindi, una maggiore visibilità ed una elevata identificazione dei colori e delle forme durante l’utilizzo in entrambe le condizioni e durante il passaggio attraverso questi due ambienti. Area d’uso: lavori con carrello elevatore, lavori meccanici, lavori con passaggio tra ambienti bui ed ambienti luminosi. |
GRIGIO |
5-2,5 5-3,1 |
9÷26 | Consigliato per lavori in ambienti fortemente illuminati dove la luce determina un considerevole affaticamento oculare. Assorbe egregiamente sia i raggi ultravioletti (UV) sia quelli infrarossi (IR), oltre a mantenere le proporzioni relative tra i colori. Al variare della lunghezza d’onda, infatti, l’assorbimento è pressoché costante nello spettro visibile, per cui la percezione cromatica è solo lievemente alterata. Area d’uso: lavori all’aperto, lavori meccanici con rischio di abbagliamento, agricoltura, edilizia, raffinerie. |
MARRONE |
5-3,1 | 9 | Consigliato per lavori in ambienti abbastanza illuminati dove la luce può determinare un affaticamento oculare. Protegge sufficientemente sia dai raggi ultravioletti (UV) che da quelli infrarossi (IR) e, filtrando discretamente la zona più energetica dello spettro visibile (blu), favorisce il contrasto in condizioni di nebbia. Consente un buon riconoscimento dei colori unito ad un ottimo contrasto. Area d’uso: lavori all’aperto, lavori meccanici con rischio di abbagliamento, agricoltura, edilizia, raffinerie. |
SPECCHIATO (BLU, ROSSO, ARGENTO, ORO) |
5-2,5 5-3,1 |
12÷24 | Indicato per lavori in ambienti in cui è necessario proteggersi da luce solare intensa, abbagliamento, riverbero e da tutti quei disturbi che causano un considerevole affaticamento oculare. Il trattamento di specchiatura, effettuato sulla superficie esterna della lente, attenua la trasmittanza attraverso una maggiore riflessione della luce incidente sulle lenti stesse. Si ottiene, quindi, una significativa riduzione della quantità di luce che arriva agli occhi, traendone un elevato beneficio e comfort visivo anche in seguito ad un utilizzo prolungato. Area d’uso: lavori all’aperto in presenza di luce solare intensa e con rischio di abbagliamento, agricoltura, edilizia, raffinerie. |
REVO (BLU, VERDE, ARGENTO) |
5-3,1 | 9÷14 | Indicato per lavori in ambienti outdoor in situazioni di luce particolarmente intensa e fastidiosa che disturba la vista provocandone un notevole affaticamento oculare. Il trattamento REVO, effettuato sulla superficie esterna della lente, migliora la performance visiva, protegge contro le radiazioni ultraviolette (UVA e UVB) ed infrarosse (IR) ed offre una eccezionale resistenza all’abrasione ed un’adesione di lunga durata. Area d’uso: lavori all’aperto in presenza di luce solare particolarmente intensa e con rischio di abbagliamento, edilizia, raccolta rifiuti, agricoltura, pesca. |
POLARIZZATO (GRIGIO, MARRONE) |
5-3,1 | 9÷15 | Indicato in situazioni di luce intensa ed elevato bagliore causato da superfici riflettenti. Tali situazioni determinano una elevata diminuzione delle facoltà visive e conseguentemente un notevole affaticamento oculare. Questa tipologia di lenti è in grado di lasciar passare la luce in modo selettivo; infatti, si comportano come delle veneziane e, oltre a ridurre la quantità complessiva di luce che le attraversa, lasciano passare solo la luce “utile”. In questo modo si riduce notevolmente il riverbero e migliora la qualità delle immagini che appaiono così più nitide, di conseguenza anche la percezione visiva risulta migliorata. Area d’uso: lavori all’aperto e con elevato rischio di abbagliamento, cantieri edili, lavori stradali, guida di automezzi, piattaforme petrolifere, lavori su superfici altamente riflettenti (acqua, ghiaccio, neve, sabbia, manto stradale). |
WELD 3 WELD 5 |
3 5 |
2÷9 | Indicato per proteggersi da impatti, raggi ultravioletti (UV), raggi infrarossi (IR) e abbagliamento generati da processi di saldatura. Area d’uso: lavori in reparti di saldatura e brasatura (WELD 3: saldobrasatura e saldatura a gas; WELD 5: saldatura a gas e ossitaglio), fonderie, fornaci. |
Un’ulteriore caratteristica delle lenti in grado di aumentarne il comfort visivo è la curvatura (sino a base 10). Essa rappresenta un indice attraverso il quale poter differenziare lenti più avvolgenti da lenti meno avvolgenti. Risulta, infatti, che lenti più avvolgenti e quindi con curvatura maggiore hanno un campo visivo più ampio e nitido dovuto ad una riduzione delle distorsioni e delle aberrazioni delle immagini tipiche di lenti meno avvolgenti e con curvatura non elevata. Ne consegue, quindi, un miglioramento della relativa qualità visiva oltre che della nitidezza della visione periferica dell’utilizzatore. | |
TRATTAMENTO ANTIGRAFFIO |
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TRATTAMENTO ANTIGRAFFIO PLUS |
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TRATTAMENTO ANTIAPPANNAMENTO |
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TRATTAMENTO ANTIAPPANNAMENTO PLUS |
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PROTEZIONE UV400 |
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TRATTAMENTO SPECCHIATO |
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TRATTAMENTO REVO |
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TRATTAMENTO IDROFOBICO |
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TRATTAMENTO IDROFOBICO + OLEOFOBICO |
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FILTRO POLARIZZATORE |
BACCHETTE ALLUNGABILI |
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BACCHETTE ORIENTABILI |
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SISTEMA INTERCAMBIABILE BACCHETTA/FASCIA ELASTICA |
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NASELLO REGOLABILE |
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NASELLO MORBIDO |
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PROTEZIONE SOPRACCIGLIARE |
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TERMINALI BACCHETTE MORBIDI |
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SISTEMA DI VENTILAZIONE |
La radiazione ottica comunemente chiamata “luce” è composta da onde che oscillano in tutte le direzioni dello spazio tridimensionale ovvero verticalmente, orizzontalmente e lungo tutti gli angoli compresi tra queste dimensioni. Quando questa luce incontra una superficie riflettente (acqua, ghiaccio, neve, sabbia, manto stradale) subisce un processo detto di polarizzazione, ovvero comincia a muoversi in un intervallo bidimensionale (verticale e orizzontale).
La luce verticale porta all’occhio umano una quantità di informazioni utili, consentendo la visione dei colori e la percezione dei contrasti. La luce orizzontale (luce polarizzata), invece, crea rumore ottico, disturbando la visione e generando il cosiddetto riverbero o bagliore.
Le lenti polarizzate hanno lo scopo di eliminare proprio quei fastidiosi riflessi che provocano l’abbagliamento. Sono, infatti, lenti “a struttura verticale”; quindi, assorbono i raggi luminosi orizzontali, responsabili dell’abbagliamento, lasciando passare solo i raggi verticali, “utili” e ricchi di informazioni.
La capacità visiva in condizioni di luce intensa viene così notevolmente migliorata: colori naturali, visione chiara e nitida anche in lontananza, minor affaticamento della vista. L’utilizzo di lenti polarizzate consente, quindi, di filtrare le radiazioni in maniera selettiva, senza danneggiare alcun particolare dell’immagine. In presenza di luce abbagliante, infatti, agiscono come una “tendina veneziana” che blocca i raggi indesiderati, mentre in assenza di luce abbagliante si comportano esattamente come delle lenti tradizionali.
VISIONE SENZA LENTE POLARIZZATA | VISIONE CON LENTE POLARIZZATA |
Inizialmente sviluppato dalla NASA per proteggere gli oblò delle navicelle spaziali dai raggi cosmici, il trattamento REVO utilizzato da COFRA è un rivestimento multistrato studiato e progettato opportunamente, ottenuto utilizzando materiali di rivestimento innovativi ed una particolare tecnologia di rivestimento agli ioni. I vantaggi che tale trattamento REVO presenta sono i seguenti:
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Eccezionale trattamento idrorepellente effettuato sulla superficie delle lenti attraverso un processo sottovuoto che ne crea una pellicola sottile e trasparente. L’esclusiva formula utilizzata durante tale processo fornisce una idrorepellenza eccezionale, rendendo le relative lenti adatte a tutte quelle attività in cui vi sia elevata umidità, come ad esempio la pesca. Può essere applicato a lenti semplici o sullo strato esterno di qualsiasi lente specchiata o REVO.
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Innovativo trattamento in grado di combinare sia la funzione idrorepellente che quella oleorepellente. Tale trattamento agisce come una pellicola protettiva invisibile in grado di proteggere la superficie della lente. Può essere applicato a lenti semplici o sullo strato esterno di qualsiasi lente specchiata o REVO. Tale trattamento fornisce alle lenti molteplici vantaggi: idrorepellenza e oleorepellenza; resistenza a macchie e impronte digitali; facilità di pulizia; resistenza all’abrasione causata da particelle o polvere.
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Le norme STANAG 2920 e STANAG 4296 sono norme per la valutazione della resistenza balistica riconosciute in tutti i paesi membri della NATO. A differenza della conformità alla normativa europea EN 166 che determina la resistenza all’impatto di una sfera di acciaio con diametro di 6 mm e massa di 0,86 g che colpisce gli oculari alla velocità di 45 m/s, la conformità alla norma STANAG 4296 garantisce la resistenza balistica definita dalla norma STANAG 2920, determinando la resistenza balistica contro proiettili aventi calibro 3,6 mm (0,14″) e peso di 325 mg, sparati ad una velocità di 215 m/s, ovvero 774 km/h (con possibilità di raggiungere anche velocità superiori come riportato dal rapporto di prova). La norma STANAG 2920 non definisce una soglia minima di protezione allo stesso modo della EN 166, ma consente di specificare una velocità V50 che rappresenta la velocità alla quale un proiettile potrebbe perforare l’oculare con una probabilità del 50%. In aggiunta gli occhiali conformi alla norma STANAG 4296 devono soddisfare una serie di requisiti, quali: